SESTA MISSIONE

6-14" R.I.P. "

di Gianluca Nacci


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TITOLO: 6-14 – R.I.P.
AUTORE: Gianluca / Ristea
D.T.: 8/10/2386
LUOGO: Plancia – USS Wayfarer
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*** USS Wayfarer, Plancia D.T. 08/10/2386 ore 18.30 – D.S. 63770.7 ***

“Comandante, siamo appena entrati nel Sistema Lorillia!”
La voce del giovane timoniere ruppe il silenzio apatico che regnava in Plancia. Posando il D-padd che stava consultando, Krell Rumar si alzò dalla poltrona di comando, stiracchiandosi lentamente.
“Grazie, guardiamarina. Velocità impulso”, ordinò.
Azionò il suo comunicatore.
La voce del Capitano Kiron risuonò metallica e pronta.
=^= Qui Kiron.=^=
“Signore, siamo entrati nel sistema. Vuole venire in Plancia o continuo io?”
=^=Quanto manca al pianeta di classe M? =^=
Il Primo Ufficiale consultò velocemente la console.
“Circa un'ora a velocità impulso.”
=^=In tal caso, appuntamento in Sala Tattica come previsto. =^=
“Bene, Capitano.”
=^=C'è altro? =^=
“Niente per ora, signore.”
=^=Bene. Kiron, chiudo. =^=

Rumar si sfioro' il mento, pensoso. Sapeva di non conoscere bene il Capitano. Lavoravano insieme da relativamente poco tempo, e sapeva per esperienza che una buona relazione di comando richiedeva tempo e stretto contatto. Era rimasto sulla Wayfarer abbastanza a lungo, comunque, per rimanere perplesso dal tono della voce di Kiron. C'era qualcosa che non andava.


*** USS Wayfarer, Sala Tattica, dieci minuti dopo ***

Seduti attorno al grande tavolo, gli ufficiali ascoltavano il resoconto del comandante Ristea.
“L-la nave ha tenuto bene nonostante la sollecitazione”, disse, mostrando un ologramma delle gondole. “I sistemi di diagnostica non hanno rilevato alcuna oscillazione del nucleo. Tutti i sistemi sono ottimali.”
“Molto bene, comandante”, assentì Kiron.
Ristea, dal suo canto, sembrava inquieto. “Tuttavia, C-Capitano, se mi è permessa un'osservazione,” disse mentre iniziava ad avvampare, “p-perché forzare la nave a curvatura nove per venire qui? Secondo le procedure, avremmo rispettato i tempi delle procedure di approccio standard della Federazione anche a curvatura 5. La Slocum non è c-considerata in pericolo mortale e pertanto non è in stato di priorità massima... almeno stando a quello che dicono i documenti del briefing.”
Dorian puntò il dito sul D-padd.
“N-non capisco il m-motivo di questa fretta”, disse mentre la voce gli si affievoliva... insieme al suo coraggio. “E n-non credo di essere il solo.”
A mani giunte sul tavolo, Kiron non sembrava colpito né risentito dal discorso del Capo Ingegnere.
Rumar cercava di leggere qualcosa dal suo viso, che rimaneva imperscrutabile.
“Dorian ha ragione, Capitano”, disse il consigliere Kublik. “Gli ordini dell'Ammiragliato sono quantomeno... strani.”
“Ci sono inoltre diverse discrepanze, Capitano”, disse T'Vol. “La missione è di soccorso, tuttavia le sonde sono in modalità ricognizione e concentrate in un campo relativamente ristretto. Logica vorrebbe che la ricerca della Slocum si concentri nell'intero sistema di Lorillia, e non solo sul pianeta di classe M.”
Kiron continuava a tacere, impassibile.
Deja Xabaras, nel suo angolo, non poteva fare a meno di captare un vago senso di inquietudine nella stanza.
Finalmente, il Capitano sospirò. “Non ho molto da aggiungere a quanto scritto nel briefing. Prendo atto delle vostre osservazioni, e in parte concordo, ma le direttive dell'Ammiragliato sono chiare. E a quelle ci atterremo.”
Si rivolse a Rumar. “Numero Uno, il piano rimane quello previsto. Velocità impulso, scudi pronti, approccio al pianeta di classe M solo dopo l'analisi delle sonde. A lei il comando, la raggiungerò in Plancia tra venti minuti.”
“Sì, Capitano.”
“Molto bene. Signori, è tutto.”

Una volta fuori dalla Sala Tattica, Erjn raggiunse Kiron, diretto verso la sua stanza.
“Michael, aspetta!”
Kiron si girò. Il consigliere lo fissò negli occhi.
“Che cosa succede? Le direttive dell'Ammiragliato non sono chiare per niente... e da quando in qua prendiamo per oro colato tutto quello che ci viene detto?”
Kiron scosse la testa. “Erjn, lascia stare...”
L'el-auriana non aveva intenzione di mollare l'osso.
“E perché solo la Slocum? Le sonde di T'vol registrarono una seconda nave in difficoltà, quella non conta? Nei rapporti è come se non esistesse...”
Kiron la interruppe. “Basta così, consigliere.” Il suo sguardo era di ghiaccio. “Ho già detto che ho anch'io le mie riserve, ma gli ordini sono precisi. Siamo ufficiali della Flotta Stellare, comportiamoci come tali!”
La giovane ufficiale era basita. “Io... io non riesco a credere che...”
“È tutto, consigliere.”
E senza aggiungere altro, lasciò la ragazza nel corridoio e si avviò verso i suoi alloggi.
Erjn, abituata alla disamina obiettiva della psiche umana e non, sapeva di essere quasi sotto shock, e la cosa la stupiva.
Non era la prima volta che entrava professionalmente in conflitto con Kiron, ma non era questo ad angustiarla. Dentro di sé sapeva che il Capitano le aveva mentito. O almeno, nascosto parte della verità.
Per la prima volta nella sua vita, Erjn ebbe la sensazione di non conoscere l'uomo che amava.


*** USS Wayfarer, Alloggio del Capitano, qualche minuto dopo ***

“Qui Kiron”, disse Michael rispondendo alla chiamata criptata sul suo visore. Proveniva da un alloggio vicino.
La faccia vissuta dell'Ammiraglio Rusca riempì lo schermo. Kiron si chiese perché non si fosse presentato di persona. Probabilmente la conversazione veniva registrata, immaginò.
“Com'è la situazione, Capitano?”
“Tutto secondo i piani. Siamo in posizione. I nostri amici non si sono ancora fatti vivi.”
“Siamo arrivati per primi... ottimo lavoro. I miei complimenti a lei ed ai suoi uomini.”
“Non è stato facile”, borbottò Michael. Se quella trasmissione fosse stata destinata agli atti della missione, intendeva mettere le cose in chiaro. “E comunque questo ha causato dubbi nell'equipaggio. Non è una condizione ideale per lavorare bene. E siamo appena all'inizio della missione, ammiraglio.”
“Dovrà arrangiarsi, Capitano. Lo scopo di questa missione è molto importante, come lei sa... e se portata a termine con successo, potrebbe cancellare per sempre la macchia nello stato di servizio della sua nave”, suggerì.
Kiron annuì, frustrato. Sapeva fin troppo bene che il suo superiore si riferiva all'ammutinamento avvenuto durante una delle prime missioni. Era stata la carta giocata dal Comando Federale per costringerlo ad accettare la missione in corso.
“Andrà tutto bene, Capitano”, continuò l'ammiraglio, “sempre che sappia tenere un segreto.”
Incapace di resistere oltre, Kiron mandò al diavolo la diplomazia.
“Non tiri troppo la corda, ammiraglio. Non mi piace tenere all'oscuro i miei uomini”, sibilò “Spero vivamente che ne valga la pena.”
L'ammiraglio sorrise sardonicamente. “Mi avevano detto che c'era del carattere in lei sotto l'apparenza diplomatica, Capitano. Bene, le do un consiglio”, disse, passando ad un tono più serio “Lo conservi nei prossimi giorni. Ne avrà bisogno.”

La comunicazione venne chiusa.

Kiron cercò di far sbollire lentamente la rabbia che lo stava consumando.
“Sarà meglio per te che vada tutto bene, ammiraglio”pensò tra se.
Michael sapeva perdonare i torti subiti, ma non dimenticava. E, quando necessario, sapeva come avere la sua vendetta.


*** USS Wayfarer, Plancia, nello stesso momento ***

L'esito tutt'altro che soddisfacente dell'incontro in Sala Tattica aveva lasciato il suo segno nell'attività di Plancia. Il silenzio regnava, interrotto solo a tratti da qualche comunicazione prettamente tecnica.
Krell Rumar cercava di concentrarsi sul piano stabilito, ma non ci riusciva. Cosa c'era sotto? Come destato da un'improvvisa decisione, chiamò sulla consolle T'Vol.
=^= Qui T'Vol. Dica pure, comandante. =^=
“Tenente, può ridirigere il campo d'investigazione delle sonde?”
=^= La distribuzione delle sonde è molto concentrata, ma la posizione è favorevole. Potrebbe coprire un quarto dell'estensione del sistema. È interessato ad una zona in particolare? =^=
“Attualmente le sonde puntano sul pianeta di classe M, giusto?”
=^= Sì, signore. =^=
“Allarghi il raggio d'azione fino all'orbita del pianeta successivo.”
T'vol tacque per qualche secondo.

=^=Eseguito, comandante. =^=

“Grazie, tenente.”

Dopo una decina di minuti, T'vol entrò in Plancia.
“Comandante, penso che le sonde abbiano trovato qualcosa di interessante nella zona contrassegnata come F4.”
“Ossia?”

T'vol sfiorò uno dei pannelli al suo fianco e lo schermo della Plancia si attivò.
Rumar osservò con attenzione. A parte il vuoto nero costellato da stelle e dalla fioca luce di un paio di pianeti del sistema Lorillia, vedeva solo alcuni strani puntini irregolari sparsi per lo spazio.
“È possibile ingrandire?”

In un istante, “Sembrano detriti...”, disse il Primo Ufficiale.
“Possibile spazzatura spaziale?”
“No, signore”, disse T'Vol consultando la sua console.
“Non abbiamo ancora recuperato alcun campione, ma dall'analisi grafica risulta essere ciò che rimane di una nave della Federazione. Classe <>, molto probabilmente.”
Rumar si sentì gelare. “È la Slocum?”

-- Da rivedere in base alla definizione della classe

“Non possiamo esserne certi finché le sonde non catturano dei campioni.”

La loro concentrazione venne interrotta da Dawson Hill.

“Signore, c'è qualcosa davanti a noi”, disse.
“Di che si tratta?”
“Sto cercando di interpretare i sensori... ci siamo quasi...” Un'espressione interrogativa gli si dipinse sul volto. “Comandante, sembrano altri detriti cosmici!”
“Fermate i motori.”

Per un attimo Krell pensò di chiamare Kiron, poi decise di rinviare la cosa. “Sullo schermo”, disse.

Una miriade di piccoli frammenti metallici di forma e dimensioni irregolari e variabili fluttuava lentamente nello spazio davanti alla Wayfarer.
Rumar sbiancò.
T'vol consultava la sua consolle. “Posso avere un'analisi del materiale in cinque minuti.”
“Non occorre”, disse Rumar, gli occhi fissi sullo schermo. “Ho visto abbastanza campi di battaglia ai miei tempi da capire cos'è.”

Il silenzio sbigottito che seguì venne rotto da T'Vol. “Comandante, ho l'analisi dei detriti delle sonde”, disse, porgendo a Krell un D-padd. “La quantità di detriti lascia pensare che si tratti di almeno tre navi stellari.”

A quanto pare, quei detriti sono ciò che rimane di almeno tre diverse navi federali. Una delle quali” continuò, “è... o meglio era... la Slocum.”

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=/\= Lt.Cmdr. Dorian Z. Ristea =/\=
Chief Engineer Officer
USS Wayfarer - NCC 62925
gnacci@yahoo.com / ICQ 17647881
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